Viticoltura

La Vocazione
del Terroir

Poggio di Sotto
Poggio di Sotto

L'area più vocata

Poggio di Sotto si eleva sulle colline meridionali di Montalcino, nel comune di Castelnuovo dell’Abate.

Gli appezzamenti di proprietà, tutti in conduzione biologica, si elevano dai 190 ai 440 metri di altitudine su ripide dorsali alle pendici del Monte Amiata, il grande vulcano spento che domina l’orizzonte e funge da schermo alle perturbazioni provenienti dal mare. Con i suoi 1.738 metri, l’Amiata garantisce freschi venti notturni discendenti dalle cime e correnti calde ascendenti durante il giorno, favorendo perfetti sbalzi termici che hanno il pregio di migliorare, arricchire, esaltare, rendere più completo il profilo aromatico delle uve.

Poggio di Sotto

Caleidoscopio geologico

La complessità dei suoli di Poggio di Sotto è una ricchezza geologica che verticalizza la profondità del Sangiovese qui coltivato.

Le viti poggiano su argille assai ricche di scheletro: è il Galestro, scisto argilloso tipico delle colline centrali della Toscana. Ma la varietà dei terreni si frammenta con l’altezza. Vicino alla cantina esistono zone con più sostanza organica, terreni rossastri punteggiati da ciottoli, ricchi di microelementi. Sulla sommità dei colli prevalgono argille compatte con presenza di conglomerati minerali. Le parcelle più basse, infine, attorno ai 200 metri, presentano suoli rocciosi composti da galestri e marne grigie.

Poggio di Sotto

LA MEMORIA AMPELOGRAFICA DEL SANGIOVESE

Sono 48 gli ettari di Poggio di Sotto, di cui solo 20 coltivati a vigneti.

Fra i filari, la scelta è stata univoca: nessuna varietà internazionale, niente uve a bacca bianca, solo Sangiovese da viti vecchie, che possono superare i 50 anni d’età. Una scelta integrale che premia la vocazione di Castelnuovo dell’Abate alla più antica varietà a bacca rossa d’Italia. E permette a Poggio di Sotto di focalizzare ogni attenzione alla selezione dei migliori grappoli per raggiungere l’eccellenza assoluta del Brunello di Montalcino.

Un unico vitigno, il Sangiovese. Ma 182 i biotipi censiti che crescono in maniera libera fra i filari e sono presenti solo in quest’area.

Poggio di Sotto
Poggio di Sotto

Si tratta di vigne di antica formazione, ovvero filari in cui, un tempo, si propagavano le piante senza seguire una standardizzazione genetica.

Oggi questa incredibile nicchia ecologica rappresenta l’originalità più marcata di Poggio di Sotto, l’archivio botanico di un secolare adattamento del Sangiovese che possiede una sua logica interna di meraviglia.

L'arte dell'ascolto